Il packaging “scostumato”.
Storie di minimalismo estremo, di eliminazione di etichette ed accessori, fino al punto degli imballaggi edibili.
Spoglio all’estremo. Il packaging ‘nudo’ (nude o naked, in inglese, ma come si usa chiamare anche universalmente) comincia piano piano ad insinuarsi sugli scaffali fisici e digitali.
La domanda di un crescente pubblico interessato ai temi dell’ambiente e l’effettiva necessità di soluzioni sostenibili stanno spingendo la creazione di confezioni senza etichetta o, addirittura, la progettazione di prodotti completamente privi di imballaggio.
L’idea di concentrare la comunicazione visiva sul proprio packaging, non ricorrendo ad accessori, viene a rafforzare il concetto di economia circolare: meno materiale in uso e facilità di smaltimento. La struttura diviene, quindi, il corpo del messaggio.